Antonio Vigilante - anno scolastico 2006-2007
Antonio Vigilante - 14-04-2007
Le argomentazioni di Andreoli (nel suo ultimo libro ndr) sono assolutamente stringenti:
1. se ogni vita fosse sacra "dovrei abbracciare lo giainismo" (p. 446) e mettermi una benda per non ingerire microorganismi, fino a morirne;
2. non dovremmo combattere il cancro, che è causato da virus;
3. non potrei più mangiare il culatello;
4. non dovrei abbattere il pitbull che ha aggredito un bambino.
Alla prima obiezione si risponde osservando che non si ha notizia di monaci jainisti che abbiano spinto la propria pratica dell'ahimsa fino al suicidio, e che il jainismo distingue con cura le pratiche ascetiche del monaco da quelle meno estremistiche del laico, che esprime nella vita quotidiana il proprio rispetto per la vita senza giungere a filtrare l'aria che respira; alla seconda ed alla quarta si risponde che l'affermazione del valore della vita non umana non nega il diritto umano all'esistenza: è sempre lecito distruggere una vita non umana quando ciò sia indispensabile per la propria sopravvivenza. Si tratta di una eccezione che ammetteva lo stesso Gandhi, che giunse ad affermare - suscitando furiose polemiche - il diritto di uccidere le scimmie che devastavano i raccolti del suo ashram o i cani randagi che mettevano a rischio la sicurezza dei villaggi. Ma è bene ricordare che per Gandhi è anche lecito sopprimere un essere umano in qualche caso estremo: ad esempio se si tratta di un folle che minaccia di uccidere diverse persone. Purtroppo non c'è alcuna obiezione possibile al terzo argomento.
Antonio Vigilante - 19-02-2007
Da molto tempo penso e dico che i docenti devono diventare protagonisti dell'insegnamento. Questo per me vuol dire, tra l'altro, dominare pienamente gli strumenti della propria professione; essere autori (magari insieme agli studenti) dei manuali che adoperano e di qualsiasi altro strumento didattico. Mi piace pensare che le scuole possano diventare luoghi in cui si crea cultura, si elaborano testi e multimedia privi di copyright, si condividono esperienze. Dal mondo dell'informatica ci viene quella che è con ogni probabilità l'ultima evoluzione significativa nel concetto di cultura: la filosofia del software libero, del copyleft, dell'open source. Una filosofia che può provocare una vera rivoluzione nel nostro modo di concepire e diffondere opere culturali, combattendo attivamente quella concezione mercantile e consumistica della cultura che è un aspetto significativo dell'attuale degrado della cultura stessa. Anche il Ministero pensa che i docenti devvano diventare "protagonisti del processo di evoluzione del mondo scolastico". Purtroppo, concepisce questa evoluzione come uno sviluppo di quella concezione mercantile e consumistica della cultura che la scuola dovrebbe combattere.
Antonio Vigilante - 27-01-2007
Qualche giorno prima di Natale ho assistito alla seguente scena: due ragazzini sui tredici anni tenevano un terzo per le mani ed i piedi e lo sbattevano ripetutamente contro la serranda abbassata di un negozio. Mi sembrò una scena di violenza e ...
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